
Bruxista viene definito il soggetto affetto da bruxismo, cioè colui che sfrega abitualmente i denti delle due arcate tra di loro. Tale azione nel tempo può causare usura, anche notevole, delle superfici dentali, ischemia dei muscoli masticatori e dolore o danno ai tessuti di sostegno dei denti. Il bruxista di frequente associa l'azione di sfregamento con il serramento dei denti.
Bruxismo è un termine che indica lo fregamento abituale dei denti che generalmente si verifica durante il sonno. Può causare usura delle superfici dentali, ischemia dei muscoli masticatori e dolore o danno ai tessuti di sostegno dei denti. Il bruxismo di frequente si associa con il serramento dei denti e con problemi alle Articolazioni Temporo Mandibolari.
L'rx bitewing è una particolare radiografia effettuata posizionando la lastrina all'interno delle arcate dentarie in modo che vengano impressionate sia le corone dei denti superiori che degli inferiori.
E' una delle lastre tipiche che il dentista può effettuare per la diagnosi delle carie coronali, in particolare per rilevare la presenza di carie interdentali. Il nome deriva dal fatto che la lastrina endorale viene trattenuta all'interno delle arcate dentarie mordendo su una linguetta postagli perpendicolarmente.
Termine diventato di uso comune per indicare una placca, normalmente in resina, da porre tra le due arcate dentarie per modificarne le relazioni spaziali nel combaciamento senza modificare in alcun modo permanente i denti e la loro disposizione. E' anche definito "BITE OCCLUSALE" per la sua azione di modifica dei rapporti d'occlusione.
In ortodonzia è l'anello metallico che viene cementato ai denti e sul quale è saldato l'attacco ortodontico.
Inserzione sul tessuto dentale dell'epitelio che riveste la parete interna della gengiva marginale
Raccolta di pus all'interno dei tessuti parodontali. Il processo infettivo può raggiungere il parodonto attraverso il margine gengivale in conseguenza di irritazioni per presenza di tartaro o per lesioni delle papille interdentali oppure in seguito a processi suppurativi che si sviluppano nella profondità di tasche parodontali; ed ancora nel corso dell'eruzione del terzo molare (dente del giudizio).
Raccolta di pus che si forma inizialmente intorno all'apice radicolare e che tende a propagarsi ai tessuti circostanti e ad esteriorizzare (fistola) attraverso la gengiva e le parti molli. Le cause infettive sono le più frequenti. I materiali settici, contenuti nel canale radicolare, germi e tossine, possono migrare verso i tessuti periapicali attraverso il canale radicolare e determinare la reazione infiammatoria. La radiografia del dente affetto può evidenziare un area di osteolisi periapicale (rarefazione ossea periapicale).
Processo suppurativo che si sviluppa intorno al dente, secondo la localizzazione si distingue in ascesso periapicale ed ascesso parodontale.
E' importante sapere che una terapia antibiotica indiscriminata é assolutamente da proscrivere in caso di ascessi dentali ricorrenti, perché a fronte di un sollievo temporaneo instaura lo sviluppo di resistenze e dismicrobismi del cavo orale, sovente causa di complicanze come la candidosi orale
L'ascesso si forma quando un'area di un tessuto s'infetta e l'organismo si attiva per combattere l'infezione. I leucociti (le cellule che difendono l'organismo da alcuni tipi d'infezione) migrano attraverso i vasi sanguigni nel luogo d'infezione e si accumulano nel tessuto danneggiato. Nel corso del processo difensivo che caratterizza l'ascesso si forma il "pus", che è un accumulo di fluidi, cellule del sangue vive e morte, tessuti in disfacimento e batteri; oltre al materiale che ha dato avvio al processo suppurativo.
L'ascesso dentale ha le caratteristiche generali di un qualunque ascesso, differenziandosi per localizzazione e modalità di attivazione del processo infettivo.